Presso la nostra sede si effettua esclusivamente il prelievo di sangue intero; per gli altri tipi di donazione occorre rivolgersi presso la sede di: Pianezza - Via Torino 19 - tel. 0119661668
AFERESI: Nell'aferesi si ottiene dal sangue del donatore soltanto la componente ematica di cui si ha necessità: plasma (plasmaferesi) o piastrine (piastrinoaferesi). La plasmaferesi si esegue con apparecchiature che prelevano il sangue e ne separano le componenti, restituendo le cellule al donatore in un processo continuo, attraverso un unico accesso venoso. Questa donazione ha una durata da 35 a 50 minuti circa. I requisiti per la donazione del plasma sono simili a quelli per la donazione del sangue intero. L'intervallo tra una donazione e l'altra di solo plasma può essere anche di solo 14 giorni poiché il plasma si rigenera molto rapidamente senza alcuna conseguenza o ripercussione negativa. La piastrinoaferesi (per la quale è necessario avere un normale assetto emocoagulativo) è effettuata mediante alcuni cicli durante i quali si separa la parte corpuscolata del sangue dal plasma; quest'ultimo viene raccolto in una sacca satellite in attesa di essere restituito al donatore, mentre dalla parte corpuscolata vengono estratte le piastrine. Il ciclo si conclude con la reinfusione al donatore del plasma, dei globuli rossi e dei globuli bianchi. A questo punto inizia il nuovo ciclo, fino al raggiungimento della quota desiderata di piastrine. Non si possono eseguire di norma più di 6 piastrinoaferesi l'anno; l'intervallo minimo consentito tra due piastrinoaferesi e tra una piastrinoaferesi e una donazione di sangue intero è di quattordici giorni, mentre tra una donazione di sangue intero e una piastrinoaferesi è di un mese. Tutto il procedimento dura circa un'ora e mezza. Le piastrine raccolte verranno utilizzate entro 5 giorni dal prelievo per la terapia di alcune gravi malattie come per esempio le leucemie, per i pazienti oncologici in chemioterapia e come supporto fondamentale nei trapianti di midollo osseo.
AUTOTRASFUSIONE: L'autotrasfusione è una procedura trasfusionale che consiste nel trasfondere al soggetto unità del suo stesso sangue e si realizza normalmente con il predeposito, una tecnica trasfusionale con la quale si preleva il sangue dal donatore che sarà anche ricevente, per compensare le perdite di sangue che si possono verificare nel corso di interventi chirurgici programmati. Alcuni giorni prima dell'intervento vengono prelevate unità di sangue dal paziente, in fasi successive, fino a raggiungere la quantità prevedibilmente necessaria, in modo da consentirne l'eventuale utilizzo durante l'intervento operatorio e/o successivamente allo stesso. Il sangue prelevato viene conservato secondo i metodi tradizionali e quindi trasfuso, in caso di necessità. I principali vantaggi dell'autotrasfusione sono: eliminazione delle reazioni di incompatibilità; eliminazione del rischio di trasmissione di malattie infettive; riduzione del rischio di immunizzazione da antigeni diversi, con possibili manifestazioni a distanza; risparmio di sangue.
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