Un po' di storia....

Nel lontano 1969 qualche generoso sanfranceschese iniziò a recarsi nel capoluogo piemontese per effettuare regolari donazioni di sangue. Questo fatto interessò la sezione di Venaria che, cortesemente, decise di inviare l’autoemoteca s San Francesco al Campo. Dopo cinque presenze dell’autoemoteca, il nostro paese ebbe l’opportunità di avere la propria sezione. La data “storica” è il 4 dicembre 1970, giorno in cui, alla presenza del Segretario Provinciale AVIS Torino, venne compilato l’atto costitutivo della nostra sezione e fu eletto il 1° Consiglio Direttivo. La neonata associazione contava ben 19 donatori! Lentamente l’AVIS iniziò ad interessarsi alla vita del paese, diventando così una presenza importantissima. Un solo esempio: dal 1972 parteciperà a tutte le edizioni del Carnevale a San Francesco, allestendo inimitamili carri allegorici. In occasione del quinquennio di fondazione, la sezione ottenne una sede, al primo piano della torre campanaria che si erge di fianco alla parrocchiale. Nel 1975 si costituì il Gruppo Giovani dell’AVIS; finalmente le forze in erba ebbero la possibilità di esporre idee nuove e di portare avanti brillanti iniziative. Con il passare del tempo, aumentarono i volontari e i collaboratori, ma anche le “opere”: dal 1976, per circa quindici anni, la sezione si impegnò ad organizzare la Festa Patronale; poi vennero numerose occasioni di collaborazione con le scuole, gare sportive, campagne di sensibilizzazione a favore di altre associazioni umanitarie e altro. Donando e lavorando instancabilmente, si giunse così ai festeggiamenti  del trentennio, che segnarono un’altra tappa fondamentale nel cammino della sezione: il 27 giugno 1999, l’AVIS  ebbe una  nuova sede, capiente e a norma, come si aspettava da tempo: nella ex-scuola Elementare di Borgata Madonna, i rinnovati locali da condividere con i “fratelli” dell’AIDO furono intitolati alla memoria dello storico Presidente Ballesio Mario, scomparso nel 1997. Nello stesso anno si ottenne la concessione di poter allestire il presepe meccanico, fiore all’occhiello della nostra associazione, nella canonica della Cappella Beata Vergine Assunta, all’interno di quella che un tempo era una stalla. Tanti anni sono trascorsi e oggi l’AVIS comunale può contare circa 220 donatori e numerosi simpatizzanti che con la loro amicizia ci spronano a continuare nel cammino, ma lo spirito resta sempre quello degli albori; il caro Mario Ballesio usava ricordare ai suoi avisini che loro erano “quelli del braccio” e tutto ciò che si decideva di fare, lo si sarebbe fatto per amore della vita. Oggi anche se di anni ormai ne sono passati più di quaranta siamo fieri di poter dire che tutto ciò che continuiamo a fare ha un unico grande fine: la difesa della vita attraverso il dono del sangue.